Tartufo Nero Pregiato
(Tuber Melanosporum Vitt.)
Il tartufo nero pregiato, dopo il Tartufo Bianco pregiato è ritenuto il migliore.
E’ uno dei tartufi con più ampio utilizzo in gastronomia; grazie al suo sapore unico e delicato riesci ad adattarsi ad una vasta varietà di pietanze riuscendo ad esaltarle.
La zona a maggior vocazione in Italia è quella di Norcia, a seguire troviamo la provincia di Pesaro Urbino insieme alla zona di Spoleto.
Rispetto al tartufo bianco pregiato ha un areale di sviluppo più ampio, infatti viene raccolto e coltivato anche in Spagna e Francia nella regione del Périgot da cui deriva il nome francese “Truffe du Périgord”.
A differenza del tartufo bianco pregiato, si sviluppa su terreni molto più asciutti caratterizzati da abbondante ghiaia che determina la permeabilità del terreno fornendo anche sofficità.
Gli unici terreni comuni con il tartufo bianco pregiato, anche se in nicchie ecologiche differenti, sono quelli arenacei; infatti i terreni sabbiosi riescono a garantire le stesse caratteristiche necessarie allo sviluppo del tartufo.
Il perido di raccolta del tartufo nero pregiato va dal 1° dicembre fino alla fine di febbraio.
Caratteristiche Tartufo nero pregiato
Il tartufo nero pregiato generalmente ha uno forma regolare, tendente al rotondo.
Le dimensioni sono molto variabili e come il tartufo bianco pregiato può raggiungere dimensioni importanti superiori al chilogrammo (molto rari).
La superficie esterna detta periodo è di colore nero con verruche piramidali si 2-4 mm, meno incise rispetto al tartufo nero estivo.
La polpa interna detta Gleba è anch’essa di colore nero tendente al viola con venature sottili bianche.
Va fatta attenzione a non confonderlo con il tartufo nero brumale a prima vista molto simile, quest’ultimo si differenzia nettamente dalle venature bianche della gleba che sono molto più spesse rispetto al tartufo nero pregiato.
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